La Juve aspetta il verdetto: il futuro in bilico tra penalizzazioni e accesso alle coppe europee, un’incertezza cruciale.
Juve, uno dei pilastri del calcio italiano come squadra, si trova ad affrontare una situazione complicata e incerta, dovuta non solo ai risultati del campo, ma anche alle decisioni della giustizia sportiva. Nonostante la crisi di aprile, che ha visto la squadra bianconera conquistare un solo punto in quattro giornate, la questione più pressante è legata alla determinazione delle penalizzazioni nel processo delle plusvalenze.
Il 22 maggio, infatti, i giudici della Corte federale d’appello della Figc sono chiamati a decidere una nuova penalizzazione, una riconsiderazione della sanzione di 15 punti inflitta alla Juventus il 20 gennaio. Questa decisione è giunta dopo il rinviato dal Collegio di garanzia dello sport, il quale, confermando la condanna dei dirigenti apicali e la conseguente responsabilità e punibilità della società, ha richiesto una motivazione più dettagliata o un proscioglimento.
I bianconeri aspettano il verdetto
Questo scenario ha portato alla luce un concetto particolarmente delicato: la “dosimetria sanzionatoria“. Questo termine, citato dal procuratore federale Chiné, fa riferimento alla misurazione della punizione appropriata in base alla gravità delle infrazioni commesse. In questo caso, Chiné aveva inizialmente richiesto una penalizzazione di 9 punti per la Juve, successivamente aumentata a 15 dalla Corte per garantire una sanzione significativa e dissuasiva.
Il destino della Juventus, quindi, sembra sospeso tra le mani di giudici e calcolatrici. Il verdetto finale potrebbe avere ripercussioni significative non solo sulla classifica, ma anche sulla possibilità per la Juventus di partecipare alle coppe europee. La situazione è complessa, e il concetto di dosimetria sanzionatoria diventa fondamentale per definire il futuro della società bianconera nel panorama calcistico europeo.
